12 Maggio 2024
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Il Progetto “Vogliamoci bene” al primo giro di boa...

27-03-2024 19:46 - Eventi
Giovanni Salbaroli è un personaggio noto dello sport ravennate per i suoi illustri trascorsi come ottimo giocatore di basket in serie A e, una volta appese le scarpette al chiodo, approdato al tennis in seconda categoria per divenrtimento. Apprezzato Delegato Regionale per la Romagna, ha propiziato “Vogliamoci bene”: un suo pensiero prima di trasformarsi in una bella idea, divenuta poi progetto, accolto, affinato e sostenuto da UNVS Nazionale per i contenuti apprezzabili e capaci di dare prospettiva.

“Una prima idea - spiega Salbaroli – si è man mano meglio plasmata qualche tempo fa, allargando la collaborazione anche ad altri Delegati Regionali. L'idea di “Vogliamoci bene” è nata in realtà guardando con attenzione il mondo dello sport che mi circonda, che vivo quotidianamente. Nel quale ad ogni età corrisponde la voglia di raggiungere un personale traguardo. Ma occorre fare i conti con le varie stagioni della vita. Quando si è giovani scegliendo la disiplina giusta, quando si diventa adulti facendo sport con impegno ma perizia. Per poi approdare all'età degli “anta” nella quale gli acciacchi, la pigrizia, la tendenza ad adagiarsi possono allontanare dalla pratica sportiva”.

Fare sport insomma significa volersi bene?

"Lo sport è la migliore medicina per affrontare le proprie stagioni con gioia. Mens sana in corpore sano del resto è un motto sempre validissimo. L'attività sportiva con la giusta intensità di sforzo fisico è una "medicina" strepitosa e uno strumento formidabile di prevenzione. Non a caso in Francia ora i medici propongono di prescriverlo, letteralmente, come terapia. Lo sport prescritto dal medico di base e rimborsato dalla previdenza sociale come se fosse un farmaco!”

Il progetto portato avanti nei mesi scorsi grazie al sostegno di Sport e Salute va esaurendo la sua prima parte. Ma è destinato a proseguire coinvolgendo per esempio il mondo della scuola...

“La pratica dello sport tra i bambini di età pre-adolescenziale risulta in molte nazioni essere molto bassa. Ma fortunatamente anche in Italia si fa strada il concetto che lo sport deve far parte delle prescrizioni del medico come gli antibiotici, l'aspirina o gli antidepressivi. Sulla ricetta, ad ogni età, il medico dovrebbe indicare ad ognuno il tipo di sport da praticare e con che intensità, nonché i controlli da osservare durante la cura. Prendendo a prestito questa verità, non ci si deve meravigliare come - in tempi recenti – molti governi e le istituzioni sportive di vertice puntino a valorizzare una politica pubblica in favore dell'attività fisica. Con il duplice risultato di poter contare su una popolazione sempre più sana e al contempo di ridurre la spesa pubblica della Sanità”.

“Vogliamoci bene” diventa ora un “contenitore” nel quale le varie Sezioni UNVS italiane potranno approfondire varie tematiche...

“Mettendo a contatto in vari modi e in varie occasioni il pubblico più vasto con le tematiche della Salute attraverso lo Sport. Con un obbiettivo concreto: abituare la gente ad ascoltare i “segnali del proprio corpo”. E' ovvio che in questa dinamica – inseguendo una mission non conclamata ma che è nelle sue corde – i Veterani allargheranno il dialogo ed i temi attraverso una collaborazione con gli specialisti della Salute nello sport: Medici Sportivi, Fisioterapisti, Dietologi, Medici dell'infanzia, geriatri, ortopedici, Trainer, Allenatori, Mental coach, Psicologi dello sport”.

UNVS insomma è “capocordata” di un percorso non facile ma pieno di suggestioni...

“Nel raccontare il nostro progetto, ho già raccolto molte reazioni a dir poco piene di entusiasmo – da parte di molte Amministrazioni, di molti insegnanti. I contenuti sono suggestivi e – secondo i dettami di Sport e Salute – i target sono molti: i bimbi (che si devono aiutare nella scelta dello sport giusto e nella alimentazione sana), le donne, chi fa sport affrontando una dimensione amatoriale che non può prescindere da un corretto approccio psico-fisico”. Ce n'è per coinvolgere anche molte Società Sportive che non devono preoccuparsi di reclutare chiunque, piuttosto alimentare un orintamento consapevole”.

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